… le vene affiorano e compaiono letipiche macchie brune
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista dell’American Society of Plastìc Surgeons, basterebbe una rapida occhiata alle mani, la seconda zona più visibile dopo il viso, per riuscire a indovinare – con buona approssimazione – l’età di una persona. Un colpo d’occhio che rischia di vanificare l’effetto di prodigiosi interventidi ringiovanimento al volto. VIA LE MACCHI Dopo i 40 anni e, in particolare, dopo i 55, a causa del brusco calo degli estrogeni, la mano diventa scarna, le vene affiorano e compaiono le tipiche macchie brune dell’età. Divers ii rimedi per attenuare il divario con il viso. Una risposta arriva dagli Stati Uniti e si chiama Fraxel. «Si tratta di un laser particolare», spiega Eugenio Gandolfi, chirurgo plastico al Polispecialistico S. Giuseppe di Como. «È meno invasivo degli altri ed è in grado di ridurre sensibilmentele macchie e allo stesso tempo rivitalizzare i tessuti. Tra i vantaggi c’è la possibilità di usarlo in modo uniforme sull’intero dorso della mano, senza effetti collaterali come crosticine e infiammazioni. Un passo avanti dato che finora, in un’area così delicata, i laser tradizionali, più aggressivi, potevano essere utilizzati solo per trattare le singole macchie localizzate». Come funziona? «Agisce in profondità nel derma, dove stimola la produzione di nuovo collagene, senza ledere gli strati superficiali della pelle», dice il chirurgo. «Col tempo, i tessuti danneggiati dall’invecchiamento cronologico e dal photoaging vengono sostituiti da tessuti sani. In genere con un ciclo di 3-5 sedute si ottengono buoni risultati». PER RITROVARE IL TURGORE Per restituire volume e turgore al pannicolo adiposo assottigliato dall’età, c’è addirittura la lipostruttura, una tecnica all’avanguardia che somiglia al lipofilling: «È un trapianto di grasso che si esegue in anestesia locale», dice Gandolfi. «Il tessuto adiposo, prelevato dall’addome, viene iniettato mediante una sottilissima cannula sotto la cute, in particolare lungo le dita e sul dorso della mano, dove maggiormente occorre restituire rotondità». FILLER TUTTOFARE Un’alternativa all’autotrapianto è offerta dall’acido ialuronico, sempre più spesso protagonista di sofisticati, quanto sicuri, trattamenti estetici. «Nel caso delle mani, i risultati ideali si ottengono in due fasi», spiega il medico estetico Rosalba Russo. «Prima serve un trattamento preparatorio bio-rivitalizzante dei tessuti, poi l’impianto del filler vero e proprio. Durante il primo step, si effettuano microiniezioni di acido ialuronico in modo da stimolare i fìbroblasti a produrre collagene e creare una riserva d’acqua nei tessuti. Dopo due-tre sedute, da ripetere ogni quindici giorni, si passa al filler: sul dorso della mano, nei solchi tra le ossa, viene iniettato un acido ialuronico a particelle un po’ più grandi, che viene poi massaggiato per distribuirlo in modo omogeneo. Il risultato è immediato: il tessuto riacquista tono. Il trattamento, che non ha effetti collaterali, va ripetuto ogni 4-6 mesi».E per le emergenze, prima di far visita al medico estetico? La soluzione più originale arriva dalla moda: quale miglior sistema per nascondere le mani da sguardi indagatori che la Bum Bag? Si tratta della borsa-manicotto in visone proposta quest’anno da Louis Vuitton. Per vere fashion victim.