La Chirurgia Plastica in Ticino punta in basso. Ai genitali …
Ma chi l’avrebbe detto? I maschi ticinesi sono (o vorrebbero) essere superdotati. Quindi, se non provvede madre natura, attributi e organi genitali maschili possono venir rimodellati e “gonfiati” dalle sapienti mani di un chirurgo estetico, secondo i dettami del comune senso… dell ‘amore. Niente giri di parole, stiamo parlando dell’allunga mento o ingrossamentodel pene, l’ultimo “boom” della chirurgia plastica. Chirurgia, è il caso di dirlo, rigenerativa.
“Non posso negare che abbia diversi pazienti che mi chiedono questo tipo di intervento – dice Francesca Capellini Ghiringhelli, una dei quattro chirurghi plastici abilitati ad operare in Ticino -. Provengono dal nord Italia e dalla Svizierà interna, ma ci sono anche diversi ticinesi. Devo però sottolineare che non li incoraggio, anche perché un chirurgo non ha la bacchetta magica e l’operazione richiesta non porta al risultato sognato dal richiedente. E di fronte al realismo, al disincanso che cerco di comunicare nei colloqui con i pazienti, la maggior parte degli uomini rinuncia a farsi allungare il pene”.
Solo un 20% degli uomini interessati a modificare le loro parti basse, secondo stime della stessa Caselini Ghiringhelli. dopo i colloqui preliminari entrano effettivamente in sala operatoria per farsi ritoccare. La gran parle della clientela maschile del suo studio (il 5-10% sono uomini) richiedono interventi al viso (naso e palpebre i più frequenti) ma anche là dove ci sono accumuli di grasso al ventre.
Sta di fatto che la nuova frontiera della chinirgia estetica riguarda proprio i genitali. Sia maschili che femminili. “Non mi occupo di chinirgia urologica, quindi di allungamento o ingrossamento estetico del pene – spiega Eugenio Gandolfi. l’unico medico italiano abilitato ad operare anche in Ticino -. ma posso confermare che ci sono sempre più donne che richiedono un ringiovanimento della vulva. In Italia, quello sui genitali femminili è un tipo di in -tervento estetico già diffuso, ma anche in Ticino sta prendendo piedi, nell’ottica di una generate attenzione al concetto di bellezza associato alla freschezza giovanile. Così, signore sui cinquant’anni, oltre che alla sparizione delle rughe o alla tonicità del seno, pensano anche ad un rinnovamento estetico delle loro parti intime”.
Un po’ meno spregiudicali i pazienti del locarnese Giacomo Martinoni, decano dei chirurghi plaslici ticilesi. “Per quanto riguarda gli organi genitali – spiega – nei miei 25 anni di esperienza in chirurgia estetica sono intervenuto un pò più sulle donne e raramente sugli uomini”. Per Martinoni anche l’intervento di riduzione delle piccole labbra della vulva non è una novità. ”Si effettuava anche 20 anni fa – rivela -. Più recentemente, sull ‘onda di certi servizi giornalistici che fanno riferimento a queste operazioni in voga tra le star americane, c’è una maggiore curiosità”. Resta il fatto che un ritocco di genitali, un lifting al viso o un’operazione al seno é una pratica invasiva, che lascia comunque il segno sul corpo. “E che spesso degenera: si comincia con le palpebre, poi si chiede il ritocco al collo, quindi ai glutei e così via. in un’escalation che può diventare pericolosa, sia fisicamente e sia psicologicamente – conclude il chirurgo -. Il mio primo consiglio al paziente è quello di rifletteree bene prima di sottoporsi ad un intervento estetico. E, in quatsiasi caso, di affi -darsi ad un medico chirurgo titolato e di provata affidabilità”.
I magnifici quattro del bisturi estetico.
Sono quattro i chirurghi plastici abilitati ad operare in Ticino. Tre Ticinesi, Giacomo Malinoni, Giorgio Bronz, Francesca Casellini Ghiringhelli, più il comasco Eugenio Gandolfi, hanno ottenuto, in epoche diverse, il riconoscimento della Federazione svizzera dei medici (Fmh).
L’ultimo, in ordine di tempo è proprio l’Italiano Gandolfi, al quale è stata riconosciuta l’abilitazione ad operare in Svizzera e in Ticino prima del giugno 2002